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mercoledì 16 ottobre 2019

Festival della cooperazione internazionale

SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO!
Noi ragazzi della 3^N martedì 8 Ottobre, nell'ottica di una cittadinanza globale, abbiamo incontrato due esperti e testimoni della terza edizione del Festival della cooperazione internazionale: Susanna Bernoldi (volontaria AIFO per la Palestina) e Luca Palazzo, presidente dell'associazione Briciole.
                              
                               

L'AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau,ha scelto di essere un’associazione popolare, dedita alle tematiche dell’educazione globale per formare cittadini col comune obiettivo di impegnarsi con gli ultimi e per i loro diritti.

ABC per il Mali è un progetto di Briciole, associazione umanitaria nata a Cisternino con l'intento di promuovere la giustizia, l'eguaglianza e la sostenibilità ambientale.


Abbiamo ascoltato le diverse problematiche e iniziato a conoscere la loro gravità. 
Alcuni bambini vogliono andare a scuola, ma è pericoloso.
I fatti che ci hanno raccontato, dai quali siamo stati maggiormente colpiti, riguardano i
i bambini palestinesi nella striscia di Gaza: uscendo da scuola si dirigono verso i check-point, dai quali potranno uscire dopo ore sotto al sole o sotto alla pioggia e da come a volte, ancor prima di arrivare ai check-point, vengono ostacolati da bombe acustiche e fumogene. Deve essere un momento terribile per un bambino essere sottoposto a controlli da soldati armati fino ai denti sia per andare che per tornare da scuola.

"La civiltà non è né il numero, né la forza, né il denaro: è il desiderio ostinato che vi siano sulla terra meno ingiustizie, meno dolori e meno sventure."
RAOUL FOLLEREAU
   

        Handala, il bambino qui rappresentato a piedi scalzi, povero e con i vestiti rattoppati, con le spalle voltate (e non si girerà fino a che non guarderemo noi verso la disperazione della sua gente) rappresenta tutti i bambini palestinesi dei campi profughi. E' stato disegnato dal defunto fumettista NAJI Al-Ali, un palestinese espulso ed emigrato a Londra, dove si dedicò alla realizzazione di disegni riguardanti la vita palestinese. La signora Bernoldi ci ha detto che fu assassinato.


Questo incontro è stata un'occasione per prendere coscienza delle problematiche e degli orrori cui è soggetto il popolo palestinese, di come è difficile vivere in una città in cui vi sono centinaia di militari col mitra puntato, pronti a sparare, città in cui anche i bambini vengono arrestati e picchiati. 
Ragazzini innocenti, puniti solo perché  lanciano pietre in segno di protesta o guardano disperati quegli ormoni armati di tutto punto, che li "puniscono" non per dovere ma per esaltazione.
Ogni giorno, la popolazione palestinese si sveglia la mattina con la consapevolezza di iniziare una giornata nuova, una guerra nuova. 
Le persone vivono sempre con la paura di essere uccise e perciò si adeguano a condizioni penose.



Susanna ci ha mostrato delle foto scattate da lei stessa in cui gli israeliani sparano sui pescatori palestinesi o incendiano i loro raccolti o costruiscono dove vi sono le loro case per togliere quel poco di energia per sopravvivere, rendendo loro la vita impossibile con l’intento di far sì che vadano via.
Ci ha sorpresi la forza dei bambini che affrontano mille disagi pur di andare a scuola, pur di apprendere. Si vedono rubare la libertà e la possibilità di progresso, eppure non si arrendono.
È  differente vedere foto sui media, col dubbio che siano vere, e foto scattate da una persona che puoi guardare negli occhi, quegli stessi occhi che pochi giorni prima avevano guardato quell'orrore.


Luca Palazzo ci ha raccontato di aver studiato tanto, di essere stato due anni in Inghilterra e, dopo tanti scacrifici, ha scelto di aiutare chi ha avuto la sfortuna di nascere in una terra poverissima. Infatti,  spesso si sposta in Mali, una delle nazioni più povere della Terra, per aiutare soprattutto i bambini. Lì circa il 70% è analfabeta e c'è un'altissima mortalità infantile.
Ci ha mostrato il progetto ABC per il Mali che ha lo scopo di consentire al bambini di andare a scuola, visto che lì non è obbligatoria. Grazie alla formazione possono così da grandi essere più utili alla società.



Lì molti diritti che noi abbiamo, non ci sono.
I bambini si vedono rubare davanti ai loro occhi libertà e possibilità  di progresso, sopportando in silenzio soprusi  e torture.
Cosa più importante però è la loro Dignità, la loro Speranza, la loro Famiglia, il loro Letto.
Ci sorprende tutto ciò che ci hanno detto, ad esempio ci siamo chiesti come un popolo maltrattato e devastato dalla Shoah riesca a tormentarne un altro.
Questa non è vita, è sterminio!
Non si può rimanere indifferenti dinnanzi a questa realtà !
PERO' OGNUNO DI NOI E' UNA BRICIOLA CHE NEL SUO PICCOLO PUO' FARE GRANDI COSE!





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