Archivio blog

martedì 9 giugno 2020

LE GRANDI E LE PICCOLE ILLEGALITÀ

Quest'anno tutta la classe ha partecipato ad un progetto di Educazione Civica della professoressa Morello, alla fine del progetto, in gruppo o in modo individuale, abbiamo prodotto degli articoli che rappresentano le nostre osservazioni e riflessioni su come combattere le piccole-grandi illegalità per vivere in un mondo migliore.


COMBATTERE LE PICCOLE ILLEGALITÀ

Durante questo periodo così complicato noi alunni della 3^N abbiamo partecipato ad un progetto di educazione civica. Abbiamo trattato vari argomenti come l’illegalità, il razzismo, i diritti umani e l’uguaglianza.
Con il termine “illegalità” indichiamo qualsiasi cosa moralmente e civilmente scorretta vietata dalla legge, quindi al di fuori del bene comune. Per parlare di illegalità non bisogna per forza pensare alla mafia e alla corruzione, ma basta guardarci intorno per capire che è diffusa anche nei piccoli gesti come parcheggiare in posti destinati ai disabili, non pagare le tasse, passare con il semaforo rosso o usare il cellulare quando si è al volante.
L’illegalità colpisce anche noi ragazzi all’interno della scuola attraverso il bullismo, il non rispetto dell’ambiente scolastico e il favoritismo dei docenti nei confronti di determinati alunni. L’illegalità la ritroviamo, inoltre, nei luoghi pubblici, ad esempio, quando si è in coda e alcune persone sorpassano, quando sui mezzi di trasporto non si paga il biglietto, quando si imbratta ciò che ci circonda e quando si inquina l’ambiente.
Noi pensiamo che l’illegalità, così come tutti gli altri soprusi, sia dettata dall’ignoranza che porta le persone a svolgere azioni sbagliate che ci danneggiano. Altre volte questo mancato rispetto nei confronti degli altri, soprattutto nei ragazzi, è dovuto a una mancata educazione da parte dei genitori, per questo motivo è molto importante l’istruzione che la scuola fornisce.
Ognuno di noi nel suo piccolo potrebbe fare qualcosa per combattere l’illegalità, denunciando tutte quelle azioni che compromettono i diritti altrui.
Arianna Puteo, Cosimo Umberto Lottatore, Francesca Loparco,
Simone Strada, Greta Manelli, Alessandra Asciano







PICCOLE ILLEGALITÀ

In questo testo mi ispirerò molto a Gherardo Colombo, che con il suo paese "immaginario" descrive in modo molto accurato non solo l'Italia, ma la maggior parte delle nazioni mondiali.
Un giorno, uscendo, vidi un uomo un pochino rozzo, ad essere sinceri, il quale al posto di una mascherina indossava una sigaretta, ben piantata in bocca. E quando si dice "oltre al danno la beffa", sembrava godersela mentre passava vicino ad altre persone, le quali si allontanavano in modo da rispettare la distanza di sicurezza.
Ripensando a questo fatto, accaduto all'incirca tre settimane fa, gli occhi mi si sgranano dallo stupore per poi riempirsi d'ira. Come è possibile che anche prima del decreto che permetteva non le visite agli amici ma di uscire questa persona abbia deciso di fare una passeggiata senza nemmeno le dovute precauzioni?
Leggendo le notizie dell'ultima ora, sono venuto a conoscenza di come una donna abbia giustificato la sua uscita con la scusa di dover far prendere una boccata d'aria alla sua testuggine gigante. Per fortuna, la persona è stata raggiunta dalla polizia, la quale le ha poi ordinato di tornare a casa.
Quando rifletto su questo avvenimento, mi ritrovo completamente spiazzato: non solo questa persona ha messo in pericolo la comunità a causa del virus, ma c'è da dire che la testuggine è un animale molto pericoloso, il quale può causare gravi danni a chiunque si trovi davanti solo con il suo peso. Ciò vale per tutte le persone che trovano le più bizzarre scuse per poter uscire, persone che io considero egoiste, perché mettono il loro interesse prima del bene della comunità, non capendo che ciò va anche contro loro stessi.
Ma lasciamo perdere questo periodo, perché sennò non avrei più tempo per raccontarvi altri avvenimenti.
Eccolo lì ,in un giorno come tanti, un medico che nel suo studio visita molti pazienti per poi non dare loro la ricevuta. Risultato: è possibile che il paziente abbia avuto un piccolo sconto, e che il dottore si sia messo in tasca una piccola (per così dire) mancia. Ciò andrà poi a discapito dello Stato, il quale sarà costretto a spendere soldi per non sa cosa, e gioverà solo al medico. E poi chi ti dice che un giorno l'atto non venga scoperto e il medico denunciato? Allora, ciò potrebbe andare anche a discapito del paziente, al quale non era venuta in mente la richiesta di una ricevuta.
Questa cosa mi lascia davvero indignato, perché non vedo possibile come una persona possa imbrogliare il suo Stato con una tale menzogna solo per non pagare tasse più alte. Un giorno, però, quei soldi che lui ha rubato potrebbero servire alla nazione per un qualsiasi edificio pubblico, pure un ospedale. Ed in quel momento il medico potrebbe già essersene andato dopo aver incassato più del dovuto! Fossi in lui, io proverei molta vergogna nelle mie azioni e confesserei tutto, o non lo farei proprio, questo atto di interesse personale.
A pochi metri di lì, un uomo sta pagando alla cassa di un supermercato con un banconota che risulta essere falsa. Lui nega che sia sua, ma nonostante ciò è costretto a pagare due volte. E pensare che quella banconota l'aveva scambiata con un suo amico fidato, il quale gli ha tolto del denaro facendo leva sulla loro amicizia, anche se pienamente cosciente della falsità di essa.
Che pena mi fa questa persona che sfrutta i sentimenti degli altri per approvvigionarsi, perché secondo me sa che non potrebbe fare altrimenti.
Ultimo aneddoto di questa lunga serie:
un uomo non vuole aspettare al semaforo, perché sa che perderebbe tempo. Per questo decide di attivare le quattro frecce per segnalare di avere un'emergenza. Grazie a ciò, supera tutta la fila e disattiva le frecce, continuando così per la sua strada. E chi ti dice che in quella fila non ci sia una donna con un brutto malore che decide di dare la precedenza a persone con degli impegni che recluta molto più importanti del suo stato di salute.
Questa cosa fa molto onore alla donna, coraggiosa, e getta un'ombra di disonore sull'uomo molto egoista, il quale ha preferito infrangere le regole piuttosto che aspettare.
Angelo Clarizia


COMBATTERE LE PICCOLE ILLEGALITÀ

Vista la situazione attuale che stiamo vivendo a causa del covid-19, malattia che secondo gli esperti si è generata dall’inquinamento ambientale, abbiamo pensato di argomentare l’illegalità da un punto di vista di comportamento disfunzionale che l’uomo ha nei confronti della natura fino a portarla alla quasi morte, cercando di esplicitare quali comportamenti, secondo noi, sono giusti o sbagliati.

Se la natura potesse parlare penso che ci direbbe “VIVI E LASCIAMI VIVERE . Ti ho generato e nutrito e,tu, col tuo essere illegale hai violato ogni mia legge, distruggendomi nel profondo. Ora sono gravemente ammalata a causa del forte inquinamento che hai generato in me e mi chiedo come farai a guarirmi, perché se io non guarisco tu rischi di morire estinguendoti per sempre”.
L’uomo di ieri, in continuità con l’uomo di oggi, col suo comportamento irresponsabile e avido di conquiste ha causato un grave inquinamento del pianeta provocando un’alterazione generale dell’ecosistema in tutte le sue forme mettendo a rischio ogni forma di vita. L’attività umana, quasi tutta, è protesa verso il proprio interesse personale, ignorando il bene comune e, questo, lo si può riscontrare in tante grandi e piccole illegalità che, l’uomo, continuamente e fedelmente pratica senza scrupoli.
Vi porto un esempio che sicuramente, ognuno di voi ha potuto sperimentare personalmente. Quante volte, mentre siamo in macchina, ci siamo imbattuti in strade di campagna, paesi, vie che sembrano delle vere e proprie discariche di rifiuti di ogni genere. E io mi chiedo “ Ma se sono delle zone dove vi è una evidente pratica di rifiuti diffusa, perché non sono state allestite delle telecamere? E ancora… Quante volte abbiamo visto qualcuno buttare per terra : carta, plastica, lattine, bottiglie… e nessuno mai è intervenuto per dire “ Guarda che stai inquinando l’aria che respiri, che respiriamo tutti”. Oppure, quante volte, durante l’estate abbiamo visto tanta gente sostare nelle pinete o sulle spiagge e fare un pic-nic, andare via e lasciare buste piene di spazzature o rifiuti lasciati liberi per terra e il vento portare via per le strade o addirittura nel mare ritrovandoli , poi, nella pancia di pesci morti. E in tutto ciò, non abbiamo mai visto telecamere o forze dell’ordine sorvegliare questi posti e ammonire con severe multe tali comportamenti. 
Abbiamo visto più che altro multe per divieti di sosta o la mancanza di un numero di contenitori della spazzatura proporzionale al numero di persone che può ospitare quella pineta o spiaggia o parco… Tante sono le illegalità che, purtroppo, la società, commette nei confronti della Natura e non si rende conto che sta distruggendo se stessa violando non solo le leggi naturali che hanno iniziato a ribellarsi violentemente contro di essa ma anche quelle costituzionali che dovrebbero essere più severe e più presenti.
Oggi, l’Associazione Ambientale Legambiente ci parla di Ecomafia praticata dalle organizzazioni criminali a livello macro. Io, invece, credo che anche quella micro contribuisca notevolmente all’inquinamento del pianeta e allo sviluppo di tante malattie come ad esempio il COVID-19 , malattia che sta devastando la salute e la libertà dell’uomo generando morte e instabilità. IL riscaldamento globale, l’inquinamento e lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali dal cibo all’energia, sono i veri nemici che minacciano la Terra. A sentire gli scienziati e gli esperti non c’è tempo da perdere: PRATICARE UNO STILE DI VITA SOSTENIBILE, cominciando subito con piccoli gesti quotidiani è quanto possiamo fare per salvare la Terra e RICOMINCIARE INSIEME.
Di seguito farò un elenco di alcuni semplici, efficaci ed importanti comportamenti che, ognuno di noi, può adottare nel proprio piccolo habitat per aiutare il pianeta a sopravvivere:
·        Spegnere sempre le luci quando non servono e non lasciare i devices in standby.
·        Abbassare il riscaldamento in casa.
·        Quando è possibile, usare meno l’auto e andare a piedi o usare i mezzi pubblici o la bicicletta che tiene in forma e non inquina.
·        Anziché buttare oggetti, mobili o vestiti , ricordiamoci che forse c’è qualcuno a cui necessitano, così, oltre a fare del bene diminuiamo i processi di smaltimento.
·        Gettiamo l’immondizia nella pattumiera e facciamo la raccolta differenziata. I rifiuti organici, ad esempio, serviranno a produrre energia,concimi o polimeri vegetali.
·        Ricicliamo la carta o il vetro, possono essere rilavorati all’infinito evitando così di tagliare alberi o di usare processi di lavoro che inquinano o surriscaldano il pianeta.
·        Piantiamo semi, fiori e alberi negli orti o sul balcone che oltre a darci nutrimento, medicine, carta, le nostre amiche piante ripuliscono l’aria e ci consentono di respirare meglio.
·        Prendiamoci cura degli animali aiutando, ad esempio, le api e il loro preziosissimo miele, i pipistrelli che allontanano le zanzare e tanti altri. Anche gli animali sono nostri amici, ma spesso sono a rischio di estinzione a causa dell’inquinamento e della scomparsa di boschi, mentre, da sempre svolgono una funzione importante non solo per l’ecosistema, ma anche per l’agricoltura.
·        Mangiamo cibo locale: è più fresco e più sano perché ha meno conservanti.
·        Chiudiamo i rubinetti, l’acqua è un bene prezioso in natura. Non sprechiamola e non contaminiamola. Tuteliamola, ne va della nostra salute.
Senza la Terra non possiamo esistere. Non dimentichiamoci che è lei che ci ha generato e ci permette di vivere. Ora è lei ad avere bisogno di noi, non abbandoniamola perché se la lasciamo morire, moriamo anche noi. Per cui, impariamo a rispettare queste regole basilari se vogliamo continuare ad esistere. Se amiamo la Terra amiamo noi stessi.
Chiara Vetrugno, Francesca Vetrugno

LE PICCOLE ILLEGALITÀ

Le piccole illegalità che troviamo tutti i giorni sono molte, per esempio quelle che stiamo vivendo in questi mesi di quarantena, ad esempio non rispettare le norme protettive, come non indossare mascherine e guanti, che si devono utilizzare nei luoghi chiusi e affollati e non quando si fa sport.
Un’ altra piccola illegalità è quella che nei giorni passati, quando ancora non si poteva, molti ragazzi uscivano tutti insieme senza mascherina e guanti, tutto questo però il 18 giugno cambierà.
Successivamente troviamo un’altra forma di illegalità: più persone dello stesso nucleo familiare andavano a fare la spesa contemporaneamente e più volte.
Altra legalità, ormai superata, è quella degli spostamenti, alcune persone infatti dal nord sono venute da noi al sud.
A volte le persone sono uscite senza un motivo valido, uscivano senza un’autocertificazione e discutevano davanti alle forze dell’ordine trovando vari tipi di scuse ai loro comportamenti.
Un gesto molto diffuso in questo periodo di quarantena è quello di spacciarsi come operatori sanitari e fare tamponi falsi, questo non fa altro che peggiorare la situazione.
Una riflessione importante è quella che proprio le persone anziane, quelle più a rischio, uscivano spesso e questa cosa è molto pericolosa perché può portare alla diffusione del virus e ad esporre il proprio paese ad un rischio per tutti. Un gesto per risolvere questo grave problema è quello di non creare affollamenti, usare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza, il consiglio che potremmo dare è quello di occupare il tempo nel miglior modo possibile facendo cose che prima non facevamo.
                                                                  Roberto Conte, Andrea Calò, Davide Rotunno


L' ILLEGALITÀ NEL MIO PAESE
L'illegalità è un fenomeno in continua crescita in Italia. Nel mio paese, ad esempio, noto con molto dispiacere il mancato rispetto delle norme da buon cittadino. Le strade sono cumuli di spazzatura ovunque; sinonimo di cattivo esempio, non solo per chi ci vive, ma anche per chi viene dall'esterno.
Un altro handicap che affligge la nostra città riguarda la Villa Comunale, molto frequentata sia dai grandi, che dai bambini, soprattutto in estate. L'anno scorso, ho avuto modo di frequentarla anch'io. Mi sono reso conto del degrado in cui la villa è ridotta (illuminazione scarsa o guasta, rifiuti abbandonati per terra, panchine rotte), per non parlare dell'inciviltà di alcune persone mentre portano a spasso il loro amico a quattro zampe. Questo succede perché non ci sono abbastanza controlli ed interventi da parte dell'amministrazione comunale che dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini. Mi auguro che il nostro sindaco prenda atto delle varie problematiche che affliggono il nostro paese e faccia sì che si riesca a risolvere nel miglior modo possibile.
                                                                              Francesco Saponaro



PICCOLE  GRANDI ILLEGALITÀ

Il 23 maggio ricorre la “Giornata della legalità”, in ricordo della strage di Capaci, del 1992, in cui furono uccisi il giudice antimafia Giovanni Falcone, un “eroe civile” dei nostri tempi, sua moglie Francesca Morvillo e alcuni agenti della scorta.
A firmare l’attentato furono alcuni esponenti di spicco della mafia che fecero esplodere, con una tonnellata di tritolo, un tratto dell’autostrada A29 percorsa dal giudice e dalla scorta. Qualche mese più tardi, il 19 luglio dello stesso anno, sarà ucciso con un’automobile imbottita di esplosivo, Paolo Borsellino, un altro giudice del pool antimafia.
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici hanno consegnato alla nostra generazione una grande eredità: il diritto di essere liberi ed uguali grazie al rispetto delle leggi.
Oggi che la pandemia ha fatto emergere l’importanza del rispetto delle regole e quanto il destino di tutti sia legato all’azione di ogni singolo individuo, siamo giunti ad un bivio: continuare ad essere indifferenti, complici ed omertosi di fronte alle piccole grandi illegalità o indignarci davanti ad esse?
È difficile trattare questo tema perché spesso ne siamo circondati, o noi stessi coinvolti. Non dobbiamo credere che l’illegalità sia solo la mafia perché l’illegalità è il non rispetto delle leggi e di tutte quelle regole fondamentali per una convivenza civile. Soffermiamoci, per un istante, a riflettere sulle nostre azioni quotidiane e guardiamoci intorno: ragazzi che salgono sui pullman senza timbrare il biglietto o che vanno in moto senza casco, automobilisti che non danno la precedenza o che attraversano con il semaforo rosso.
Ricordiamoci di tutte quelle volte che abbiamo gettato le carte dal finestrino, abbiamo tollerato, in cambio di uno sconto, che non ci venisse fatto lo scontrino o di quando costringiamo un disabile a rinunciare ad un diritto, parcheggiando nelle strisce gialle perché non abbiamo voglia di fare qualche passo in più. Ancora peggio quando, parcheggiando al centro della strada, ostruiamo il passaggio di qualsiasi altro mezzo e persino di un’ambulanza.
Pensiamo anche a tutte le volte che siamo complici della distruzione della natura, la nostra casa comune, lasciando rifiuti, bottiglie di vetro o di plastica, che non solo inquinano ma, soprattutto, rompono gli equilibri essenziali per essere in pace col mondo. Sono proprio le micro illegalità che portano allo sviluppo del razzismo, della discriminazione nei confronti di chi è diverso da noi per il colore della pelle, per le proprie origini o per la propria religione e soprattutto delle mafie, quelle mafie che uomini e donne coraggiosi continuano a combattere ogni giorno per costruire un Paese migliore.
Oggi che possiamo finalmente uscire, grazie al rispetto delle regole, pensiamo a quello che eravamo e chiediamoci: “Non ci ha insegnato nulla questo virus? Vogliamo veramente tornare ad essere quelli di prima, a vivere in un mondo fatto di omertà, indolenza e indifferenza?” Ora tocca a noi scegliere cosa vogliamo essere e quale società vogliamo costruire!

Giampaolo Sisto, Giada Cavallo, Veronica Giannotte,
Giada Tanzariello, Rebecca Pacifico

Articoli inseriti sul blog da Alessandra Asciano e Arianna Puteo



martedì 2 giugno 2020

Buon 2 giugno 2020



Noi ragazzi della 3^ N, coordinati dal prof Bracciale, la prof. Morello e dalla prof Pallotta, vogliamo condividere con tutta la comunità la gioia di aver ricevuto "non una carta morta, ma un testamento": la nostra Costituzione. Vogliamo testimoniare di averlo raccolto e promettere di agire di conseguenza, ciascuno per la propria parte. Vogliamo condividere la scelta fatta tanti anni fa dal popolo italiano di vivere in una Repubblica libera, solidale e pacifista. "Una Repubblica - come diceva S. Pertini -  declinata al plurale".

Buon 2 giugno 2020  e    GUARDATE IL VIDEO  ⇓⇓⇓               https://youtu.be/CHJ3j9p2Dsk









Post più popolari