Quest'anno tutta la classe ha
partecipato ad un progetto di Educazione Civica della professoressa Morello,
alla fine del progetto, in gruppo o in modo individuale, abbiamo prodotto degli
articoli che rappresentano le nostre osservazioni e riflessioni su come
combattere le piccole-grandi illegalità per vivere in un mondo migliore.
COMBATTERE LE PICCOLE
ILLEGALITÀ
Durante questo periodo così complicato noi alunni
della 3^N abbiamo partecipato ad un progetto di educazione civica. Abbiamo
trattato vari argomenti come l’illegalità, il razzismo, i diritti umani e
l’uguaglianza.
Con il termine “illegalità” indichiamo qualsiasi cosa
moralmente e civilmente scorretta vietata dalla legge, quindi al di fuori del
bene comune. Per parlare di illegalità non bisogna per forza pensare alla mafia
e alla corruzione, ma basta guardarci intorno per capire che è diffusa anche
nei piccoli gesti come parcheggiare in posti destinati ai disabili, non pagare
le tasse, passare con il semaforo rosso o usare il cellulare quando si è al
volante.
L’illegalità colpisce anche noi ragazzi all’interno
della scuola attraverso il bullismo, il non rispetto dell’ambiente scolastico e
il favoritismo dei docenti nei confronti di determinati alunni. L’illegalità la
ritroviamo, inoltre, nei luoghi pubblici, ad esempio, quando si è in coda e
alcune persone sorpassano, quando sui mezzi di trasporto non si paga il
biglietto, quando si imbratta ciò che ci circonda e quando si inquina
l’ambiente.
Noi pensiamo che l’illegalità, così come tutti gli
altri soprusi, sia dettata dall’ignoranza che porta le persone a svolgere
azioni sbagliate che ci danneggiano. Altre volte questo mancato rispetto nei
confronti degli altri, soprattutto nei ragazzi, è dovuto a una mancata
educazione da parte dei genitori, per questo motivo è molto importante
l’istruzione che la scuola fornisce.
Ognuno di noi nel suo piccolo potrebbe fare qualcosa per combattere
l’illegalità, denunciando tutte quelle azioni che compromettono i diritti
altrui.
Arianna Puteo, Cosimo Umberto Lottatore, Francesca Loparco,
Simone Strada, Greta Manelli, Alessandra Asciano
PICCOLE
ILLEGALITÀ
In questo testo mi ispirerò molto a
Gherardo Colombo, che con il suo paese "immaginario" descrive in modo
molto accurato non solo l'Italia, ma la maggior parte delle nazioni mondiali.
Un giorno, uscendo, vidi un uomo un
pochino rozzo, ad essere sinceri, il quale al posto di una mascherina indossava
una sigaretta, ben piantata in bocca. E quando si dice "oltre al danno la
beffa", sembrava godersela mentre passava vicino ad altre persone, le
quali si allontanavano in modo da rispettare la distanza di sicurezza.
Ripensando a questo fatto, accaduto
all'incirca tre settimane fa, gli occhi mi si sgranano dallo stupore per poi
riempirsi d'ira. Come è possibile che anche prima del decreto che permetteva
non le visite agli amici ma di uscire questa persona abbia deciso di fare una
passeggiata senza nemmeno le dovute precauzioni?
Leggendo le notizie dell'ultima ora, sono
venuto a conoscenza di come una donna abbia giustificato la sua uscita con la
scusa di dover far prendere una boccata d'aria alla sua testuggine gigante. Per
fortuna, la persona è stata raggiunta dalla polizia, la quale le ha poi
ordinato di tornare a casa.
Quando rifletto su questo avvenimento, mi
ritrovo completamente spiazzato: non solo questa persona ha messo in pericolo
la comunità a causa del virus, ma c'è da dire che la testuggine è un animale
molto pericoloso, il quale può causare gravi danni a chiunque si trovi davanti
solo con il suo peso. Ciò vale per tutte le persone che trovano le più bizzarre
scuse per poter uscire, persone che io considero egoiste, perché mettono il
loro interesse prima del bene della comunità, non capendo che ciò va anche
contro loro stessi.
Ma lasciamo perdere questo periodo, perché
sennò non avrei più tempo per raccontarvi altri avvenimenti.
Eccolo lì ,in un giorno come tanti, un
medico che nel suo studio visita molti pazienti per poi non dare loro la
ricevuta. Risultato: è possibile che il paziente abbia avuto un piccolo sconto,
e che il dottore si sia messo in tasca una piccola (per così dire) mancia. Ciò
andrà poi a discapito dello Stato, il quale sarà costretto a spendere soldi per
non sa cosa, e gioverà solo al medico. E poi chi ti dice che un giorno l'atto
non venga scoperto e il medico denunciato? Allora, ciò potrebbe andare anche a
discapito del paziente, al quale non era venuta in mente la richiesta di una
ricevuta.
Questa cosa mi lascia davvero indignato,
perché non vedo possibile come una persona possa imbrogliare il suo Stato con
una tale menzogna solo per non pagare tasse più alte. Un giorno, però, quei
soldi che lui ha rubato potrebbero servire alla nazione per un qualsiasi
edificio pubblico, pure un ospedale. Ed in quel momento il medico potrebbe già
essersene andato dopo aver incassato più del dovuto! Fossi in lui, io proverei
molta vergogna nelle mie azioni e confesserei tutto, o non lo farei proprio,
questo atto di interesse personale.
A pochi metri di lì, un uomo sta pagando
alla cassa di un supermercato con un banconota che risulta essere falsa. Lui
nega che sia sua, ma nonostante ciò è costretto a pagare due volte. E pensare
che quella banconota l'aveva scambiata con un suo amico fidato, il quale gli ha
tolto del denaro facendo leva sulla loro amicizia, anche se pienamente
cosciente della falsità di essa.
Che pena mi fa questa persona che sfrutta
i sentimenti degli altri per approvvigionarsi, perché secondo me sa che non
potrebbe fare altrimenti.
Ultimo aneddoto di questa lunga serie:
un uomo non vuole aspettare al semaforo,
perché sa che perderebbe tempo. Per questo decide di attivare le quattro frecce
per segnalare di avere un'emergenza. Grazie a ciò, supera tutta la fila e
disattiva le frecce, continuando così per la sua strada. E chi ti dice che in
quella fila non ci sia una donna con un brutto malore che decide di dare la
precedenza a persone con degli impegni che recluta molto più importanti del suo
stato di salute.
Questa cosa fa molto onore alla donna,
coraggiosa, e getta un'ombra di disonore sull'uomo molto egoista, il quale ha
preferito infrangere le regole piuttosto che aspettare.
Angelo Clarizia
COMBATTERE LE PICCOLE ILLEGALITÀ
Vista la situazione attuale che stiamo
vivendo a causa del covid-19, malattia che secondo gli esperti si è generata
dall’inquinamento ambientale, abbiamo pensato di argomentare l’illegalità da un
punto di vista di comportamento disfunzionale che l’uomo ha nei confronti della
natura fino a portarla alla quasi morte, cercando di esplicitare quali
comportamenti, secondo noi, sono giusti o sbagliati.
Se la natura potesse parlare penso che ci
direbbe “VIVI E LASCIAMI VIVERE . Ti ho generato e nutrito
e,tu, col tuo essere illegale hai violato ogni mia legge, distruggendomi nel
profondo. Ora sono gravemente ammalata a causa del forte inquinamento che hai
generato in me e mi chiedo come farai a guarirmi, perché se io non guarisco tu
rischi di morire estinguendoti per sempre”.
L’uomo di ieri, in continuità con l’uomo
di oggi, col suo comportamento irresponsabile e avido di conquiste ha causato
un grave inquinamento del pianeta provocando un’alterazione generale
dell’ecosistema in tutte le sue forme mettendo a rischio ogni forma di vita.
L’attività umana, quasi tutta, è protesa verso il proprio interesse personale,
ignorando il bene comune e, questo, lo si può riscontrare in tante grandi e
piccole illegalità che, l’uomo, continuamente e fedelmente pratica senza
scrupoli.
Vi porto un esempio che sicuramente,
ognuno di voi ha potuto sperimentare personalmente. Quante volte, mentre siamo
in macchina, ci siamo imbattuti in strade di campagna, paesi, vie che sembrano
delle vere e proprie discariche di rifiuti di ogni genere. E io mi chiedo “ Ma
se sono delle zone dove vi è una evidente pratica di rifiuti diffusa, perché
non sono state allestite delle telecamere? E ancora… Quante volte abbiamo visto
qualcuno buttare per terra : carta, plastica, lattine, bottiglie… e nessuno mai
è intervenuto per dire “ Guarda che stai inquinando l’aria che respiri, che
respiriamo tutti”. Oppure, quante volte, durante l’estate abbiamo visto tanta
gente sostare nelle pinete o sulle spiagge e fare un pic-nic, andare via e
lasciare buste piene di spazzature o rifiuti lasciati liberi per terra e il
vento portare via per le strade o addirittura nel mare ritrovandoli , poi,
nella pancia di pesci morti. E in tutto ciò, non abbiamo mai visto telecamere o
forze dell’ordine sorvegliare questi posti e ammonire con severe multe tali
comportamenti.
Abbiamo visto più che altro multe per
divieti di sosta o la mancanza di un numero di contenitori della spazzatura
proporzionale al numero di persone che può ospitare quella pineta o spiaggia o
parco… Tante sono le illegalità che, purtroppo, la società, commette nei
confronti della Natura e non si rende conto che sta distruggendo se stessa
violando non solo le leggi naturali che hanno iniziato a ribellarsi
violentemente contro di essa ma anche quelle costituzionali che dovrebbero
essere più severe e più presenti.
Oggi, l’Associazione Ambientale
Legambiente ci parla di Ecomafia praticata dalle organizzazioni criminali a
livello macro. Io, invece, credo che anche quella micro contribuisca
notevolmente all’inquinamento del pianeta e allo sviluppo di tante malattie
come ad esempio il COVID-19 , malattia che sta devastando la salute e la libertà
dell’uomo generando morte e instabilità. IL riscaldamento globale,
l’inquinamento e lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali dal cibo
all’energia, sono i veri nemici che minacciano la Terra. A sentire gli
scienziati e gli esperti non c’è tempo da perdere: PRATICARE UNO STILE DI
VITA SOSTENIBILE, cominciando subito con piccoli gesti quotidiani è quanto
possiamo fare per salvare la Terra e RICOMINCIARE INSIEME.
Di seguito farò un elenco di alcuni
semplici, efficaci ed importanti comportamenti che, ognuno di noi, può adottare
nel proprio piccolo habitat per aiutare il pianeta a sopravvivere:
·
Spegnere sempre le luci quando non servono
e non lasciare i devices in standby.
·
Abbassare il riscaldamento in casa.
·
Quando è possibile, usare meno l’auto e
andare a piedi o usare i mezzi pubblici o la bicicletta che tiene in forma e
non inquina.
·
Anziché buttare oggetti, mobili o vestiti
, ricordiamoci che forse c’è qualcuno a cui necessitano, così, oltre a fare del
bene diminuiamo i processi di smaltimento.
·
Gettiamo l’immondizia nella pattumiera e
facciamo la raccolta differenziata. I rifiuti organici, ad esempio, serviranno
a produrre energia,concimi o polimeri vegetali.
·
Ricicliamo la carta o il vetro, possono
essere rilavorati all’infinito evitando così di tagliare alberi o di usare
processi di lavoro che inquinano o surriscaldano il pianeta.
·
Piantiamo semi, fiori e alberi negli orti
o sul balcone che oltre a darci nutrimento, medicine, carta, le nostre amiche
piante ripuliscono l’aria e ci consentono di respirare meglio.
·
Prendiamoci cura degli animali aiutando,
ad esempio, le api e il loro preziosissimo miele, i pipistrelli che allontanano
le zanzare e tanti altri. Anche gli animali sono nostri amici, ma spesso sono a
rischio di estinzione a causa dell’inquinamento e della scomparsa di boschi,
mentre, da sempre svolgono una funzione importante non solo per l’ecosistema,
ma anche per l’agricoltura.
·
Mangiamo cibo locale: è più fresco e più
sano perché ha meno conservanti.
·
Chiudiamo i rubinetti, l’acqua è un bene
prezioso in natura. Non sprechiamola e non contaminiamola. Tuteliamola, ne va
della nostra salute.
Senza la Terra non possiamo esistere. Non
dimentichiamoci che è lei che ci ha generato e ci permette di vivere. Ora è lei
ad avere bisogno di noi, non abbandoniamola perché se la lasciamo morire,
moriamo anche noi. Per cui, impariamo a rispettare queste regole basilari se
vogliamo continuare ad esistere. Se amiamo la Terra amiamo noi stessi.
Chiara Vetrugno, Francesca Vetrugno
LE PICCOLE ILLEGALITÀ
Le piccole illegalità che troviamo tutti i
giorni sono molte, per esempio quelle che stiamo vivendo in questi mesi di
quarantena, ad esempio non rispettare le norme protettive, come non indossare
mascherine e guanti, che si devono utilizzare nei luoghi chiusi e affollati e
non quando si fa sport.
Un’ altra piccola illegalità è quella che
nei giorni passati, quando ancora non si poteva, molti ragazzi uscivano tutti
insieme senza mascherina e guanti, tutto questo però il 18 giugno cambierà.
Successivamente troviamo un’altra forma di
illegalità: più persone dello stesso nucleo familiare andavano a fare la spesa
contemporaneamente e più volte.
Altra legalità, ormai superata, è quella
degli spostamenti, alcune persone infatti dal nord sono venute da noi al sud.
A volte le persone sono uscite senza un
motivo valido, uscivano senza un’autocertificazione e discutevano davanti alle
forze dell’ordine trovando vari tipi di scuse ai loro comportamenti.
Un gesto molto diffuso in questo periodo
di quarantena è quello di spacciarsi come operatori sanitari e fare tamponi
falsi, questo non fa altro che peggiorare la situazione.
Una riflessione importante è quella che
proprio le persone anziane, quelle più a rischio, uscivano spesso e questa cosa
è molto pericolosa perché può portare alla diffusione del virus e ad esporre il
proprio paese ad un rischio per tutti. Un gesto per risolvere questo grave
problema è quello di non creare affollamenti, usare la mascherina e mantenere
la distanza di sicurezza, il consiglio che potremmo dare è quello di occupare
il tempo nel miglior modo possibile facendo cose che prima non facevamo.
Roberto
Conte, Andrea Calò, Davide Rotunno
L' ILLEGALITÀ NEL MIO PAESE
L'illegalità è un fenomeno in continua
crescita in Italia. Nel mio paese, ad esempio, noto con molto dispiacere il
mancato rispetto delle norme da buon cittadino. Le strade sono cumuli di
spazzatura ovunque; sinonimo di cattivo esempio, non solo per chi ci vive, ma
anche per chi viene dall'esterno.
Un altro handicap che affligge la nostra
città riguarda la Villa Comunale, molto frequentata sia dai grandi, che dai
bambini, soprattutto in estate. L'anno scorso, ho avuto modo di frequentarla
anch'io. Mi sono reso conto del degrado in cui la villa è ridotta
(illuminazione scarsa o guasta, rifiuti abbandonati per terra, panchine rotte),
per non parlare dell'inciviltà di alcune persone mentre portano a spasso il
loro amico a quattro zampe. Questo succede perché non ci sono abbastanza
controlli ed interventi da parte dell'amministrazione comunale che dovrebbe
garantire la sicurezza dei cittadini. Mi auguro che il nostro sindaco prenda
atto delle varie problematiche che affliggono il nostro paese e faccia sì che
si riesca a risolvere nel miglior modo possibile.
Francesco Saponaro
PICCOLE
GRANDI ILLEGALITÀ
Il 23 maggio ricorre la “Giornata della
legalità”, in ricordo della strage di Capaci, del 1992, in cui furono uccisi il
giudice antimafia Giovanni Falcone, un “eroe civile” dei nostri tempi, sua
moglie Francesca Morvillo e alcuni agenti della scorta.
A firmare l’attentato furono alcuni
esponenti di spicco della mafia che fecero esplodere, con una tonnellata di
tritolo, un tratto dell’autostrada A29 percorsa dal giudice e dalla scorta.
Qualche mese più tardi, il 19 luglio dello stesso anno, sarà ucciso con
un’automobile imbottita di esplosivo, Paolo Borsellino, un altro giudice del
pool antimafia.
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco
Chinnici hanno consegnato alla nostra generazione una grande eredità: il
diritto di essere liberi ed uguali grazie al rispetto delle leggi.
Oggi che la pandemia ha fatto emergere
l’importanza del rispetto delle regole e quanto il destino di tutti sia legato
all’azione di ogni singolo individuo, siamo giunti ad un bivio: continuare ad
essere indifferenti, complici ed omertosi di fronte alle piccole grandi
illegalità o indignarci davanti ad esse?
È difficile trattare questo tema perché spesso
ne siamo circondati, o noi stessi coinvolti. Non dobbiamo credere che
l’illegalità sia solo la mafia perché l’illegalità è il non rispetto delle
leggi e di tutte quelle regole fondamentali per una convivenza civile.
Soffermiamoci, per un istante, a riflettere sulle nostre azioni quotidiane e
guardiamoci intorno: ragazzi che salgono sui pullman senza timbrare il
biglietto o che vanno in moto senza casco, automobilisti che non danno la
precedenza o che attraversano con il semaforo rosso.
Ricordiamoci di tutte quelle volte che
abbiamo gettato le carte dal finestrino, abbiamo tollerato, in cambio di uno
sconto, che non ci venisse fatto lo scontrino o di quando costringiamo un
disabile a rinunciare ad un diritto, parcheggiando nelle strisce gialle perché
non abbiamo voglia di fare qualche passo in più. Ancora peggio quando,
parcheggiando al centro della strada, ostruiamo il passaggio di qualsiasi altro
mezzo e persino di un’ambulanza.
Pensiamo anche a tutte le volte che siamo
complici della distruzione della natura, la nostra casa comune, lasciando
rifiuti, bottiglie di vetro o di plastica, che non solo inquinano ma,
soprattutto, rompono gli equilibri essenziali per essere in pace col mondo.
Sono proprio le micro illegalità che portano allo sviluppo del razzismo, della
discriminazione nei confronti di chi è diverso da noi per il colore della
pelle, per le proprie origini o per la propria religione e soprattutto delle
mafie, quelle mafie che uomini e donne coraggiosi continuano a combattere ogni
giorno per costruire un Paese migliore.
Oggi che possiamo finalmente uscire,
grazie al rispetto delle regole, pensiamo a quello che eravamo e chiediamoci:
“Non ci ha insegnato nulla questo virus? Vogliamo veramente tornare ad essere
quelli di prima, a vivere in un mondo fatto di omertà, indolenza e
indifferenza?” Ora tocca a noi scegliere cosa vogliamo essere e quale società
vogliamo costruire!
Giampaolo Sisto, Giada Cavallo, Veronica
Giannotte,
Giada Tanzariello, Rebecca Pacifico
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Arianna Puteo